L’orto delle parole #5 _ Il gusto inaspettato delle storie

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Il nostro “Orto delle parole” continua con cura a dare i suoi frutti. Infatti ad ogni incontro qualcosa di nuovo spunta dal terreno della nostra attenzione.
Oggi nel cerchio dell’inizio, con i partecipanti e volontari dell’Associazione Tumaini abbiamo scoperto che anche il corpo, il movimento e la voce sono importanti per apprendere nuove parole e utilizzarle in un discorso o in un racconto.

Per dare inizio all’incontro, Mele ci ha aiutati a connetterci con le parti del nostro corpo, a prendere consapevolezza dei nostri movimenti e della nostra voce, perché non si sa mai da dove può scaturire il linguaggio, o un nuovo discorso. Abbiamo portato l’attenzione alle mani, che spesso sono proprio quelle maggiormente coinvolte nel nostro eloquio. Le mani in ogni momento compiono molte azioni (verbi) che possono essere raccolti per creare la struttura di una possibile storia. Allora abbiamo fatto esperienza di come, attraverso il teatro dell’azione scenica, il nostro corpo ci aiuti a creare parole da abbinare ad azioni/verbi che unendosi nel gioco del linguaggio possono diventare storie.
Laura ci ha poi guidato nel creare una sequenza di nuove parole a partire dalle iniziali del nostro nome da abbinare ad un movimento corporeo, e così, coltivando con cura e ripetizione questo esercizio, alla fine abbiamo raccolto, con gioia e sorpresa, una breve storia dall’alba al tramonto, animata da parole nuove, movimenti, e azioni divertenti.

Grazie all’intervento di Dori, abbiamo potuto ricordare l’esperienza vissuta insieme all’Orto botanico, riconoscere diverse tipologie di alberi e piante, e imparare a distinguerle con giochi di movimento ed espressività teatrale. In coppia abbiamo ascoltato e raccontato i momenti più significativi per poi portarli nella condivisione del cerchio. Alla fine abbiamo ricreato con il corpo le piante dell’Orto Botanico di Padova e il risultato si può vedere nella fotografia all’inizio dell’articolo.

A concludere la giornata di laboratorio ci hanno aiutato delle simpatiche carte/immagine con cui abbiamo creato delle divertenti storie in piccoli gruppi.

L’ORSO LA RUOTA E LA BAMBINA

C’era una volta un orso che camminava sopra la ruota. La ruota era della bicicletta della bambina con le trecce. Prima un ladro aveva rubato la bicicletta della bambina. La bambina è felice di ritrovare almeno la ruota della sua bicicletta, con sopra l’orso che cammina.

IL CANE L’ASINO E LA LUNA
É sera, c’è la luna in cielo. C’è Cou, il cagnolino, che vuole uscire. È al guinzaglio e lo tiene Xiyan. Xiyan passeggia col cane Cou e s’incamminano in campagna per andare a trovare l’asinello Lu. A un certo punto si sente: IIIooo IIIIoooo IIIIoooo. Lu chiama e Cou risponde: Uo Uo Uo, perché vuole gioncare. I due continuano per un po’ a salutarsi così: Uo Uo UO e IIIooo IIIIoooo IIIooo. La luna guarda dall’alto le persone, gli animali, la campagna, la vita e sorride.

LA LEGGENDA DELLE OCHE CHE SCIANO
C’era una volta un piccolo paesino con un campo con tante oche. Ogni oca aveva un uovo. Nel paesino c’era una leggenda: la leggenda dell’oca che scia. Tanto tempo fa le oche facevano una gara. Correvano sugli sci tra i filari d’uva. Chi arrivava alla fine con più grappoli, vinceva. Vinceva sei uova in più.